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I sintomi della candidosi spesso sono talmente minimi da passare inosservati. La candidosi orale si manifesta generalmente con una patina biancastra sulla lingua e un senso di fastidio o bruciore allorquando si vanno a ingerire sostanze acide come succhi di frutta, o talvolta anche della semplice acqua. La candidosi vaginale spesso negli uomini è asintomatica, mentre nelle donne si manifesta con un forte prurito, bruciore e secrezioni bianche, tipo “ricottina”, dall’odore sgradevole. Nei soggetti affetti da immunodeficienza la candida può diventare sistemica interessando, oltre alla pelle e alle mucose, anche la faringe, il tratto gastrointestinale e la vescica.Diagnosi ed Esami
Nel caso delle candidosi vaginali la diagnosi va fatta da un ginecologo, in tutti gli altri casi da un infettivologo che si servirà del tampore per effettuare un semplice test di laboratorio che consente di individuare e isolare la candida. Il tampone va strofinato sulla zona infetta, quindi incubato per favorire lo sviluppo di colonie batteriche il cui colore e la morfologia consentiranno di identificare il fungo.
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Trattamento
Il trattamento della candida è a base di antimicotici da assumere per via orale, in pillole, oppure, a livello topico, mediante l’applicazione di apposite pomate (ovuli e lavande nel caso di candida vaginale). I principi attivi più utilizzati sono clotrimazolo, fluconazolo e ketoconazolo. La candidosi va curata al meglio per evitare il rischio di ricadute che potrebbero rendere la patologia recidiva, e quindi far sì che si ripresenti ogni qualvolta il sistema immunitario è lievemente depresso; non solo: l’organismo può diventare resistente ai farmaci, che perciò vanno utilizzati per periodi limitati di cura. A volte può rivelarsi utile cambiare principio attivo.
Aspettative
Se non insorgono complicazioni, con l’ausilio di farmaci e l’applicazione delle pomate specifiche la candidosi si risolve nell’arco di dieci giorni/due settimane. Le complicanze più comuni riguardano l’estensione della candidosi ad altre zone del corpo oppure agli organi interni come l’esofago. Ciò tuttavia accade solo nei soggetti gravemente immunodepressi.
Prevenzione
Per prevenire la candidosi occorre innanzitutto adottare le norme igieniche basilari, evitando di indossare troppo a lungo indumenti intimi realizzati con fibre sintetiche e di lavarsi più volte al giorno: i bidè sono consigliati ogni volta che si desidera rinfrescarsi, tuttavia i detergenti intimi vanno usati non più di una volta al giorno; le restanti volte è bene usare solo acqua. È inoltre importante evitare di infettarsi – e di infettare – avendo sempre rapporti protetti ed evitando lo scambio di indumenti intimi.